DISTENSIONE IMMAGINATIVA

Per alcune persone esprimere le proprie emozioni può essere molto difficile ed in alcuni casi anche distinguerle rappresenta un problema. I cosiddetti pazienti psicosomatici sono in genere caratterizzati da queste modalità di gestione delle emozioni.
Ecco che in questi casi il corpo diviene il mezzo attraverso il quale comunicare il proprio disagio: è qui che le tecniche di rilassamento possono rivelarsi molto utili, favorendo la possibilità di lasciarsi andare. In situazioni come queste appare plausibile che le terapie a livello unicamente verbale incontrino notevoli difficoltà e di conseguenza risultino essere poco adeguate o non sufficienti. Occorre quindi utilizzare tecniche a mediazione corporea, dove il linguaggio verbale non è più l’unico mezzo per comunicare.

Con la Distensione Immaginativa, è possibile provocare e potenziare il Rilassamento e la conseguente Produzione Immaginativa del paziente, partendo da vissuti correlati alla percezione corporea. La produzione immaginativa, rappresenta materiale con il quale lavorare durante la terapia.
La Distensione Immaginativa è particolarmente indicata nelle patologie somatiche quali: allergie, asma, cefalee, disturbi gastrointestinali, disturbi della sfera sessuale e ginecologici ,dolori muscolari, ipertensione arteriosa, patologie cutanee come acne, dermatiti e psoriasi e più in generale nei disturbi da stress.
Il  rilassamento produce effetti  sia a livello fisiologico che psico-emotivo.

Come agisce?

Il rilassamento coinvolge corpo e mente; quando viene indotto produce un aumento dell’attività del parasimpatico con una conseguente riduzione dell’attività del simpatico; con il raggiungimento di uno stato di calma e di immobilità , diminuisce il fabbisogno di ossigeno del corpo  e si ha quindi una riduzione del ritmo respiratorio. Di conseguenza si ha una riduzione del battito cardiaco, della pressione arteriosa, del metabolismo, della produzione di cortisolo e delle catecolamine; un aumento delle onde alfa in corrispondenza dell’emisfero destro, aumento dei linfociti e delle piastrine, dell’insulina, degli estrogeni e degli androgeni.
I dolori muscolari e articolari, spesso dovuti alla contrazione anche involontaria, tendono a diminuire così come la quantità di acido lattico in circolo.

Gli episodi di panico e ansia tendono a diminuire (l’acido lattico è una concausa negli attacchi di panico).
Questa risposta dell’organismo che coinvolge molteplici funzioni a differenti livelli (comportamentale, neurovegetativo, muscolo-scheletrico) viene definita Funzione trofotropica.

Come si articola la tecnica?

Fase della contrazione/distensione agita:

questa fase è caratterizzata da una serie di contrazioni/distensioni guidate.

Fase della contrazione/distensione immaginata:

in questa fase le contrazioni/distensioni  che caratterizzano la fase precedente, non sono realmente agite ma solo immaginate, accentuando così la capacità immaginativa.

Fase dell’inventario corporeo:

in questa fase la mente viene orientata sui vari segmenti del corpo, con la conseguente emersione di  sensazioni, percezioni ed immagini.

Fase delle immagini guidate:

in questa fase, il paziente viene condotto e guidato in percorsi articolati e diversi, ciascuno focalizzato su aspetti specifici.

Chiude ogni seduta un fase di verbalizzazione dei vissuti.

E’ possibile trovare i dettagli sul percorso di Distensione Immaginativa nella  sezione PROPOSTE, sotto la voce Benessere.

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